Urban Fabula

Il CD “Movin’ “ distribuito da

EGEA MUSIC

 

”…Il trio si trova a meraviglia, pulsa sotto le corde di Alberto Fidone e vibra attraverso piatti e tamburi di Peppe Tringali, entrambi eccellenti. Seby Burgio ha un tocco così moderno da sembrare antico. E' capace di trasformare la tastiera in un arcobaleno: swingante, tagliente, muscolare quanto basta; un tocco delicato che si unisce ad un attacco potente, ad una definizione precisa delle note all'interno della linea melodica.”

Alceste Ayroldi per Jazzitalia


“Il nuovo lavoro degli Urban Fabula (gruppo finalista all’European Jazz Contest nel 2010 e vincitore di numerosi concorsi in tutta Italia) è un album che brilla per ricchezza armonica, creatività ritmica, sensibilità interpretativa e per il naturale interplay dei musicisti.”

Andrea Conta per iljazzcheconta.it

Il nuovo album Movin’ degli Urban Fabula è adesso disponibile su Spotify e sulle altre piattaforme digitali.

Urban Fabula è un progetto artistico nato nel 2010 dall’incontro di tre musicisti siciliani: Seby Burgio, Alberto Fidone e Peppe Tringali.

Il trio viene sin da subito inteso come sintesi e non come somma di tre individualità, in un generoso equilibrio di amicizia e condivisione grazie al quale ognuno diventa sia solista che accompagnatore, sia compositore che esecutore. La provenienza da percorsi formativi classici e da numerose esperienze nell’ambito della musica pop e moderna oltre che dal jazz, rende il gruppo, dal sound poliedrico ed eclettico, una delle ritmiche italiane più ricercate, scevra da qualunque condizionamento stilistico.

Il Trio è stato finalista all’European Jazz Contest ’10 e ha vinto numerosi concorsi in tutta Italia:

• Barga Jazz Contest 2013 • Baronissi Jazz 2013 • Primo premio assoluto al Concorso Musicale Europeo città di Filadelfia (2012) • Premio “Paolo Randazzo” (2012) • Quinto concorso nazionale “Nuovi Talenti Jazz – Gruppi – Città di Treviglio”, organizzato dal Jazz Club Bergamo (2011) • Prima edizione del premio “Pippo Ardini” (2011)

La musica di Urban Fabula è immaginifica ed intensa, a volte ironica, capace di trascinare emotivamente l’ascoltatore, inevitabilmente coinvolto in un continuo gioco di intese musicali inaspettate ed a tratti sorprendenti.

Il concept album Movin’, secondo lavoro discografico del trio, con composizioni originali e la co-produzione di Riccardo Samperi (Trp Music), racconta il proprio punto di vista sul mondo in continua trasformazione e movimento.

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Urban Fabula is an artistic project born in 2010 from the meeting of three Sicilian musicians: Seby Burgio, Alberto Fidone and Peppe Tringali.

The trio is immediately understood as a synthesis and not as the sum of three individualities, in a generous balance of friendship and sharing thanks to which everyone becomes both soloist and accompanist, both composer and performer. Coming from classical training courses and numerous experiences in pop and modern music as well as jazz, makes the group, with its multifaceted and eclectic sound, one of the most sought after Italian rhythms, free from any stylistic conditioning.

The Trio was a finalist in the European Jazz Contest '10 and has won numerous competitions throughout Italy:

• Barga Jazz Contest 2013 • Baronissi Jazz 2013 • First prize overall at the European Music Competition City of Filadelfia (2012) • “Paolo Randazzo” Award (2012) • Fifth national competition “New Jazz Talents - Groups - City of Treviglio”, organized by Jazz Club Bergamo (2011) • First edition of the "Pippo Ardini" award (2011)

Urban Fabula's music is imaginative and intense, at times ironic, capable of emotionally drawing the listener, inevitably involved in a continuous game of unexpected and sometimes surprising musical agreements.

The concept album Movin ', the trio's second recording work, with original compositions and the co-production by Riccardo Samperi (Trp Music), tells their point of view on the world in constant transformation and movement.

www.urbanfabula.com

 

Movin’ rappresenta le nostre due anime, da una parte l’introspettiva ricerca del senso delle cose attraverso la nostra idea di musica e dall’altra l’irrinunciabile desiderio del gioco, della parodia o dello scanzonato esercizio di stile. In Cubanito prevale certamente questa seconda faccia.

Il “ babbìo” è un termine siciliano con il quale s’intende il gioco, l’atto dello scherzare, del prendersi in giro bonariamente. Questo elemento è presente all’interno del nostro gruppo in maniera del tutto naturale e spontanea, sia che ci si trovi con strumenti in mano, sia a cena di fronte un buon piatto di spaghetti.

Una mattina di qualche anno fa, puntualmente in ritardo, ci vedevamo in sala per la nostra consueta prova. Io (Peppe) avevo da poco comprato un simpatico “archibugio batteristico”, un campanaccio a pedale, con il quale avevo cominciato a studiare i ritmi cubani utilizzando la “clave” con il piede sinistro. Abbozzai dunque un groove sconclusionato per gioco, sperimentando una suddivisione dispari (7/8) ma con l’idea latina. Seby gettò istintivamente le mani sul pianoforte accennando una melodia con una serie di accordi caleidoscopici. Alberto, intuendo sin da subito che questo potesse rappresentare qualcosa di più della solita battaglia navale tra me e Seby, appuntò tutto subito e poi, deposta penna e calamaio ed imbracciata l’arma del delitto, il suo contrabbasso, chiuse la partita con una linea di basso micidiale.

Cubanito, come alcune delle nostre composizioni, nasce dalla voglia di sorprendersi, certi del fatto che qualunque sfida musicale proposta sarà accolta senza pregiudizio e rilanciata con la stessa leggerezza di chi non ha bisogno di dimostrare ma solo di giocare.

Del resto il gioco è una cosa seria.

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Movin 'represents our two souls, on the one hand the introspective search for the meaning of things through our idea of ​​music and on the other the inalienable desire for play, parody or the light-hearted exercise of style. In Cubanito this second face certainly prevails.

The "babbìo" is a Sicilian term by which we mean the game, the act of joking, of making fun of oneself good-naturedly. This element is present within our group in a completely natural and spontaneous way, whether you are with instruments in your hand or at dinner in front of a good plate of spaghetti.

One morning a few years ago, punctually late, we met in the hall for our usual rehearsal. I (Peppe) had recently bought a nice "drumming arquebus", a pedal cowbell, with which I had begun to study Cuban rhythms using the "club" with my left foot. I therefore sketched a rambling groove for fun, experimenting with an odd subdivision (7/8) but with the Latin idea. Seby instinctively threw his hands on the piano, hinting at a melody with a series of kaleidoscopic chords. Alberto, immediately sensing that this could represent something more than the usual naval battle between me and Seby, wrote down everything immediately and then, putting down the pen and inkwell and taking up the murder weapon, his double bass, closed the game with a line of deadly bass.

Cubanito, like some of our compositions, was born from the desire to be surprised, certain of the fact that any proposed musical challenge will be accepted without prejudice and relaunched with the same lightness of those who do not need to demonstrate but only to play.

After all, the game is a serious matter.